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L'Alto Casertano
Questo sito si propone di raccontare la storia, la cultura, le tradizioni, i luoghi di interesse, di un territorio spesso maltrattato e sottovalutato, che non sfrutta quasi per nulla le sue grandi potenzialità economiche.
Il territorio in questione è la parte nord della provincia di Caserta, quella delimitata a nord dal fiume Garigliano, a sud dal Volturno, a ovest dal Mar Tirreno e a est dal Massiccio del Matese, che ne determina i confini con le province di Campobasso, Isernia e Benevento.
Una terra dal paesaggio variegato, che va dalle spiagge di sabbia finissima di Mondragone e Baia Domizia alle vette innevate dei Monti del Matese attraversando verdi colline e fertili vallate solcate da fiumi e ruscelli. Un paesaggio dove il colore predominante e` il verde disseminato qua e là di tanti puntini colorati rappresentati da piccoli e caratterisci borghi di pietra, che conservano ancora il loro tipico aspetto medievale con stradine strette e tortuose costeggiate da tipiche casette addossate le une alle altre e intervallate ogni tanto da sontuosi palazzi nobiliari. Borghi che custodiscono ancora evidenti le testimonianze del loro passato, rappresentate dai loro castelli, dalle loro chiese e spesso dalle possenti mura di cinta che ancora li racchiudono.
Il clima mite e la fertilità del suolo, costituito da terreni di natura vulcanica e alluvionale, unita alla sua posizione stratetigica, ha fatto si che la zona sia stata fin dall'antichità sempre molto contesa e popolata, Facendone dalla preistoria, fino all'Alto Medioevo, uno snodo cruciale tra popoli e culture diverse, tra il mondo italico e quello greco nell'antichità, tra quello germanico e quello bizantino nel medioevo.
Per questo motivo il territorio è ricco di testimonianze storiche e culturali che ricordano il suo antico splendore, alcune di esse visibili come l'antica città sannitica di Trebula Balliensis, recentemente restaurata e resa fruibile, resti di mura megalitiche dovute alle popolazioni preromane, sparsi nel territorio, resti di edifici di epoca romana rinvenuti in tutto il territorio e che hanno come rappresentanti di spicco, i teatri rinvenuti a Sessa Aurunca. Teano e Calvi Risorta. Ma io ritengo che la maggior parte di queste testimonianze, non sono evidenti in quanto quello che è stato finora scoperto è solo una piccolissima parte di quello che ancora si nasconde sotto il terreno che ogni giorno calpestiamo.
Se a tutto questo aggiungiamo l'accoglienza e la disponibilità degli abitanti, le tipicità dei prodotti della terra come vini, olio di oliva, formaggi (tra i quali spicca la famosa mozzarella di bufala) e i salumi ottenuti dalle prelibate carni del maiale nero casertano, potremmo concludere che questa terra ha spiccate potenzialità di attrattività turistica, che potrebbero far fronte a tutte le innumerevoli tipologie di turismo, come quello balneare, quello naturalistico, religioso ed enogastronomico.
Ma purtroppo l'incapacità, la mancanza di iniziativa e soprattutto la mancanza di una visione di insieme dell'intero territorio, fanno si che l'agricoltura, fino a qualche anno fa unica fonte di sostentamento della popolazione, oggi versa in un grave stato di abbandono e di turismo nemmeno a parlarne.
Se si intende rilanciare il turismo, è indispensabile avere una visione d'insieme del territorio e delle sue potenzialità, mettendo da parte una volta per tutte i campanilismi e le rivalità tra i vari comuni e spesso tra le varie frazioni di uno stesso comune. Spendere milioni di euro per restaurare un castello o una Chiesa o un qualsiasi altro bene architettonico, non è sufficiente ad attirare turisti, sia perchč l'Italia è piena di beni artistici di grande valore, sia perchč la visita ad un singolo bene (a meno che non si tratti della Reggia di Caserta) si risolverebbe massimo in un'ora. Ma quell'edificio potrebbe avere la capacità di attirare turismo se inserito in un contesto già ricettivo e in grado di offrire itinerari che impegnino l'ospite non solo per più ore, ma addirittura per più giorni. Ecco perchè splendide cittadine come Sessa Aurunca e Teano, ricche di storia e di cultura, o siti come quello delle Ciampate del Diavolo a Tora e Piccilli (le più antiche impronte umane mai rinvenute), o dell'antica città sannitica di Trebula Balliensins a Pontelatone, non siano per il momento in grado di attirare flussi turistici, che possano influenzare in modo significativo l'economia locale. Ma se questi siti fossero inseriti tutti insieme in un percorso unico, che includesse ad esempio una visita alle città di Sessa Aurunca e Teano, ai loro monumenti e loro musei, escursione guidata sul vulcano di Roccamonfina e allo splendido Santuario della Madonna dei Lattani, visita del sito paleontologico delle Ciampate del Diavolo, a quello archeologico di Trebula Balliensis, a un borgo medievale come quello di Prata Sannita, un'escursione sui Monti del Matese, con la possibilità anche di una giornata al mare a Mondragone o Baia Domizia, unita alla degustazione della tipica e genuina gastronomia locale, ecco che si potrebbe anche essere in grado di poter attirare turisti da altre regioni d'Italia o d'Europa.
Ovviamente i luoghi citati sono solo un esempio per la creazione di un pacchetto turistico, ma ce ne sono tanti altri, come le cittadine di Alife, Piedimonte Matese, Caiazzo, il castello di Rocca d'Evandro, il palazzo ducale di Presenzano, il sito archeologico dell'antica Cales a Calvi Risorta, ma creare uno o pił pacchetti turistici e inserirli in un sito internet, di per se nemmeno è sufficiente ad attirare turisti. I turisti vanno cercati e i modi per cercarli sono tanti. Uno di essi potrebbe essere quello di girare per le scuole ed offrire i propri itinerari, un altro quello di creare associazioni culturali, che facciano scambi di visite con altre associazioni simili di altre regioni, oltre a quello più ovvio di proporre i pacchetti turistici a qualche tour operator.
Purtroppo di chiacchiere fino ad ora se ne sono fatte tantissime, ma di fatti concreti quasi zero e non perchè non siano stati spesi soldi per il restauro o il recupero dei beni storici, di soldi se ne sono spesi anche troppi, ma senza alcun ritorno perchč nella maggior parte dei casi non si sapeva nemmeno come utilizzare il bene restaurato, e spesso dopo il recupero il bene veniva di nuovo abbandonato a se stesso, tornando in pochi anni nelle stesse condizioni in cui si trovava prima dell' intervento.
Io direi che sia arrivata l'ora di smetterla con le chiacchiere e passare a proposte concrete per rilanciare l'economia e visto che tali proposte dall'alto non partono, sia necessario che ci rimbocchiamo le maniche e le facciamo partire dal basso.
La mia proposta è quella di creare un'Associazione, senza scopo di lucro, ma fatta di persone motivate solo dall'amore per la propria terra, che inizi a prendere coscienza delle potenzialitą che offre il territorio, iniziando con escursioni nei luoghi di interesse, catalogandoli e prendendo coscienza del loro stato e di una loro possibile fruibilità turistica. Che faccia opera di sensibilizzazione delle popolazioni locali su cosa possa significare anche in termini economici la valorizzazione del loro patrimonio culturale e faccia pressione sulle amministrazioni locali affinchè si attivino per il recupero di quei beni che sono di per se già in un discreto stato e non richiedano grosse somme di denaro per essere recuperati. Dopo essersi fatta un'idea chiara delle potenzialità del territorio e dei suoi punti di forza, creare pacchetti turistici, senza limitarsi solo a pubbicarli su qualche remota pagina web, ma impegnarsi soprattutto per trovare i potenziali clienti.
Sono sicuro che se si iniziasse a dimostrare che la cultura può avere anche un ritorno economico, si creerebbe una maggiore sensibilitą per il territorio sia delle popolazioni che dei loro amministratori e molti siti o edifici che adesso giacciono in un grave stato di abbandono e sono destinati a scomparire se non si interviene, sarebbero recuperati e conservati anche per le future generazioni.
L'idea di questa associazione ovviamente è solo una mia idea, che facilmente potrebbe essere sbagliata o inutile, ma se qualcuno si sente di condividerla e di aiutarmi sia a portarla avanti, sia a completare questo sito è ben accetto e sarò felice di poter fare insieme a voi qualcosa per questa nostra terra, che nonostante ce ne lamentiamo sontinuamente, in fondo tutti l'amiamo.
Se qualcuno intende contattarmi i miei contatti sono:

Email:    mail.altocasertano.eu
Skype:    odissea62@hotmail.com